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Classificazione dei vini italiani

La classificazione dei vini consiste nella compilazione di un insieme di regole imposte da un "disciplina" che determina quali vitigni e in quale proporzione possono essere utilizzati per produrre un determinato vino. Una parte fondamentale è il territorio, che determina le zone di produzione più vocate e le regole di produzione delle uve.

I vini italiani si dividono in 4 categorie: vini da tavola, vini I.G.T., vini D.O.C. e vini D.O.C.G.

  • Vini da tavola. Si tratta di vini senza indicazione geografica, che in questo senso possono essere ottenuti anche da uve di altre regioni. Non avendo una chiara identità, rientrano ovviamente nella produzione generica, che però non equivale a bassa qualità. In etichetta non è possibile indicare i vitigni con cui sono realizzati, né l'annata. Possono essere immessi al consumo sfusi, in damigiane o in contenitori di vario tipo.
  • Vini I.G.T. "Indicazione Geografica Tipica". Si tratta di vini caratterizzati dall'indicazione geografica della zona di produzione e devono essere ottenuti da uve raccolte per almeno l'85% nella suddetta zona. I vitigni possono essere nominati sull'etichetta, ma non è necessario. Possono essere messi alla rinfusa o in damigiane.
  • Vini D.O.C. "Denominazione di Origine Controllata". Sono vini prodotti in vigneti iscritti all'albo di una zona ben delimitata e in tal senso si stabilisce una resa di produzione per ettaro, i vitigni utilizzati, la gradazione alcolica e l'invecchiamento. Prima di essere immesso sul mercato, un vino DOC deve essere sottoposto ad un'analisi chimico-fisica e ad un esame organolettico professionale da parte delle Camere di Commercio. Generalmente sono confezionati in bottiglia, ma possono essere venduti anche sfusi o in damigiane.
  • Vini D.O.C.G. "Denominazione di Origine Controllata e Garantita". Sono vini di qualità superiore rispetto ai vini D.O.C in quanto soggetti a severi disciplinari. Prima dell'imbottigliamento subiscono un'analisi chimico-fisica e una degustazione. I nastri di stato in carta possono quindi essere attaccati alle bottiglie, attaccati al collo della bottiglia o al tappo. Un vino può essere classificato come D.O.C.G. solo dopo aver ottenuto il riconoscimento come vino D.O.C per almeno 5 anni consecutivi Per quanto riguarda la classificazione dei vini secondo il Regolamento Europeo (CE) N. 479/2008, si prevede che i vini UE della campagna 2009/2010 siano suddivisi in devono essere classificate le seguenti tipologie:
    Vini a Denominazione di Origine: I vini con specifico legame con la zona geografica, denominati DOP e IGP, sono prodotti nelle regioni designate dall'Unione Europea e sono soggetti ad un particolare disciplinare di produzione.
    Vini senza Denominazione di Origine: vini che non hanno alcun legame specifico con la zona geografica e che prima della riforma corrispondevano a vini da tavola; Sono prodotti nell'Unione Europea e non sono soggetti ad alcun disciplinare di produzione specifico.

Fonte: Assovini - Associazione Nationale Produttori Vinicoli e Turismo del Vino - www.assovini.it

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